Pulcinella di mare (Fratercula artica), Irlanda Canon EOS 5DS R con obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS II USM, 1/1000sec f/9, ISO 400. Treppiedi Gitzo con testa Zenelli Carbon ZX © Guido Bissattini

La pulcinella… in fiore

Sulle scogliere che si affacciano a picco sull’oceano Atlantico settentrionale, puntuali ogni primavera, arrivano le simpatiche pulcinelle di mare

di Guido Bissattini

Le pulcinelle di mare sono uccelli marini appartenenti alla famiglia delle alche. Trascorrono buona parte dell’anno in mare aperto e scendono a terra solamente per riprodursi in colonie numerose. Riprenderanno il mare aperto prima della fine dell’estate. 

In Europa si possono incontrare soprattutto in Islanda, Irlanda, Norvegia, isole Britanniche, Bretagna e nello sperduto arcipelago delle Fær Øer. Ho fotografato questo esemplare in Irlanda dove ero andato per riprendere le colonie di uccelli marini che a primavera inoltrata nidificano sull’isola, non solo pulcinelle di mare ma anche gabbiani tridattili, fulmari, gazze marine, sule bassane, urie e similari. 

Come spesso accade quando ci si trova davanti a una moltitudine di soggetti, diventa difficile fotografare poiché non si sa più dove rivolgere lo sguardo, quindi il rischio è quello di deconcentrarsi e cadere nel banale. 

Nel caso del puffin – è questo il nome inglese della pulcinella – lo scatto ricercato da tutti è quello classico del soggetto in primo piano col becco pieno di acciughe (non ditemi che non ne avete mai visto uno!); situazione stravista ma sicuramente d’effetto, e io stesso ne ho colte parecchie. Così, come sempre, alla ricerca di qualcosa di diverso, ho identificato un punto della scogliera dove c’era una splendida fioritura di roselline marine. Il solo – si fa per dire – problema era trovare un esemplare di pulcinella inserito nel contesto, un po’ meno chiuso del solito pieno fotogramma, ma più ambientato in questa delicata cornice fiorita. C’è da dire che questi colorati e un po’ buffi volatili sono estremamente confidenti e, con un po’ di garbo, si possono avvicinare senza dover ricorrere a nascondigli più o meno improvvisati. In ogni caso è sempre necessario l’uso del teleobiettivo, non tanto per la distanza di ripresa quanto per far risaltare il soggetto dallo sfondo, sfruttando la peculiare ridotta profondità di campo. 

Quindi anche stavolta, il fido 600 mm ultraluminoso, l’altrettanto fida Canon EOS 5DS R, il solido treppiedi era tutto ciò di cui avevo bisogno per concentrarmi unicamente sulla scena da riprendere, grazie anche alla combinazione inusuale di pieno sole e totale assenza di vento; due componenti già rare da trovare separatamente in Irlanda, figuriamoci abbinate nella stessa giornata. 

Seguendo le regole di base della composizione, una volta trovato finalmente il soggetto nel punto in cui desideravo che fosse, ho sfruttato la pendenza del prato sulla sommità della scogliera per incorniciare l’immagine lungo una diagonale che dall’angolo in basso a sinistra raggiungesse l’angolo opposto, in alto a destra, guidando lo sguardo lungo la bordura fiorita fino a trovare finalmente la pulcinella, oltre la quale sfumare gli ultimi fiorellini. 

La chiusura del diaframma a un valore intermedio, necessaria per avere tutta la fioritura a fuoco, non era tale da rovinare lo sfocato retrostante, grazie alla caratteristiche del bokeh tipico dei tele ultraluminosi. Dunque, il gioco era fatto. 

Una volta tanto, invece del solito scatto da cogliere al volo per catturare una situazione fulminea e irripetibile, ho potuto ragionare quasi da paesaggista; un privilegio raro quando si ha a che fare con animali selvatici, per quanto tranquilli e simpatici. 

Pulcinella di mare (Fratercula artica), Irlanda Canon EOS 5DS R con obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS II USM, 1/1000sec f/9, ISO 400. Treppiedi Gitzo con testa Zenelli Carbon ZX © Guido Bissattini

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