Jacopo Di Cera, dopo i suoi precedenti lavori sul concetto del “viaggio”, con MiRo. Milano – Roma, torna sull’argomento secondo una particolare prospettiva: quella del pendolare di un Frecciarossa Milano – Roma e ritorno.
Per un tempo prolungato Jacopo Di Cera ha preso lo stesso treno, si è seduto allo stesso posto e ha rivolto il proprio sguardo verso lo stesso finestrino, fotografando non tanto quello che scorreva davanti ai suoi occhi, ma l’esperienza dello sguardo di lui, un pendolare.
Quello di Jacopo Di Cera in MiRo. Milano – Roma è uno sguardo su una vista, su un paesaggio che si srotola davanti agli occhi dello spettatore come una pellicola filmica. Il paesaggio scorre muto, silente, cangiante nelle sue stagioni, nei suoi colori, anche nelle sue fattezze. Ma dentro alla cornice/finestrino di ferro, che vuole farci provare l’esperienza di uno scompartimento del treno rimanendo sulla sedia della propria scrivania, non c’è solo il paesaggio che un pendolare ha avuto, nel tempo, il piacere di conoscere ciclicamente, ma ci sono anche quegli elementi che emergono dall’oscurità della sottoesposizione fotografica che gettano questo progetto nei confini dell’esperienza e non dell’esclusiva fruizione di un’immagine.
Così il tavolino di uno scompartimento o un frammento di un bracciolo di un sedile creano una sorta di immedesimazione e fanno sentire chi osserva l’immagine in procinto di partire. Jacopo Di Cera porta al centro del suo progetto un meta-sguardo, una finestra sul modo di guardare o meglio di non guardare di un pendolare di un treno. Spesso una persona solita ad usare il treno come tragitto da casa a lavoro, anche se si tratta di un viaggio di cinquecento km, usa il suo scompartimento come bolla temporale, come una non esperienza, da cui uscire nello stesso modo in cui si è entrati, indossando degli invisibili paraocchi. Con MiRo Jacopo Di Cera intende soverchiare questo processo mentale e restituire al pendolare, almeno sulla carta, la sua funzione di spettatore, come se fosse la prima volta che osserva quel paesaggio, con la stessa verginità di sguardo, stupendosi ed emozionandosi. Per molti anni Jacopo Di Cera ha fotografato non solo il paesaggio dal finestrino, ma il suo “esserci” mentre quello stesso paesaggio scorreva e mutava, lungo il tempo e le stagioni che ne cadenzano il ritmo, i colori e le fattezze.
La mostraMiRo. Milano-Roma di Jacopo Di Cera, a cura di Massimo Ciampa, sarà esposta presso lo stand di bArt al MIA Photo Fair 2021 dal 7 al 10 ottobre 2021 a Milano, a PARATISSIMA 2021 dal 20 ottobre al 21 novembre 2021 a Torino e alla prima edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea ROMA ARTE IN NUVOLA dal 17 al 21 novembre 2021 a Roma.
BIO
JACOPO DI CERA
Nato a Milano nel 1981, ha lavorato per anni come responsabile marketing nelle principali aziende multinazionali. Ha studiato con grandi fotografi internazionali con i quali ha avuto modo di sperimentare e di confrontarsi. Ha esposto i suoi lavori a Roma al Museo di Roma in Trastevere e a Palazzo Valentini con un importante progetto su Gerusalemme. Nel 2010 vince il prestigioso quarto posto al concorso del National Geographic. Ha partecipato ad esposizioni e fiere italiane e internazionali (MIA – Milano; Palazzo Velli Expò – Roma; Les rencontres de laphotographie – Arles; Festival Con_vivere – Carrara; PAN – Napoli; Paratissima – Torino; Fotofever (Paris Photo) – Parigi; Biennale Arte – Venezia). Le sue fotografie sono presenti in alcune gallerie in Italia e all’estero.