Il 2022 è stato l’anno che ha celebrato il trentennale dalla scomparsa di Luigi Ghirri, il fotografo emiliano tra i più influenti del secondo Novecento. All’illustre cittadino, le città di Reggio Emilia, Modena e Parma hanno dedicato un ricco palinsesto di eventi celebrativi dal titoloLuigi Ghirri: Vedere Oltre.
Quasi come in una campagna pubblicitaria per l’Emilia Romagna, le fotografie di Ghirri, così minimali e geometriche, ci hanno raccontato la sua regione con la poesia delle tinte pastello, in cui il filtro a volte sbiadito rimanda allo spettatore un amore per la propria terra tutt’altro che spento. Un’Emilia solitaria è quella che racconta Ghirri, svuotata dalle masse estive, che parla di una storia d’amore privata con l’autore e restituisce l’immagine di scorci quotidiani ma “rubati” da un punto di vista personale e intimo.
All’interno di questo palinsesto commemorativo, segnaliamo ancora visitabile fino al 16 ottobre la mostra a cura di Daniele De Luigi “Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso”, che ripercorre l’attività del fotografo emiliano attraverso oltre sessanta fotografie presenti nella collezione della Galleria Civica del Comune di Modena e nella collezione di fotografia della Fondazione di Modena, entrambe gestite da FMAV, Fondazione Modena Arti Visive di Palazzo Santa Margherita.
L’esposizione propone un percorso cronologicamente inverso che parte da fotografie della seconda metà degli anni Ottanta tratte dalle serie Versailles e Il profilo delle nuvole, che hanno segnato un punto di svolta nella fotografia italiana di paesaggio (opere che inaugurarono nel 2009 la collezione di fotografia contemporanea di Fondazione di Modena), indietro nel tempo fino ad alcune straordinarie vintage printdel suo periodo iniziale, tra il 1970 e il 1973, parte del Fondo Franco Fontana donato alla Galleria Civica del Comune di Modena nel 1991. Lungo il percorso espositivo altri nuclei importanti delle raccolte sono quelli di immagini dedicate al centro storico di Modena, le fotografie che interpretano le architetture di Paolo Portoghesi e di Aldo Rossi (di cui si presentano alcuni inediti), e un’ampia serie di fotografie da Colazione sull’erba, realizzata tra il 1972 e il 1974.
Ad arricchire la mostra sono esposti volumi, fotografie e documenti d’archivio, alcuni dei quali mai esposti al pubblico prima d’ora, che testimoniano il percorso culturale di Ghirri e l’importanza decisiva della sua attività esercitata a Modena per la cultura della fotografia in Italia: dalla collaborazione seminale con gli artisti concettuali modenesi come Franco Guerzoni, Carlo Cremaschi, Claudio Parmiggiani, Giuliano Della Casa, alle attività pionieristiche tanto in campo editoriale, con l’avventura della casa editrice Punto & Virgola, quanto curatoriale, come promotore di numerose mostre di fotografia di ricerca alla Galleria Civica in sodalizio con Oscar Goldoni, all’epoca vera anima dell’istituzione modenese, coetaneo di Ghirri di cui parimenti ricorre quest’anno il trentennale della scomparsa.
LA MOSTRA
Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso
fino al 16 ottobre
Modena
FMAV – Palazzo Santa Margherita
Corso Canalgrande, 103
www.fmav.org/mostre/luigi-ghirri-e-modena-un-viaggio-a-ritroso